Rileggendo gli appunti del mio Diario di Editing, decido di organizzare il mio “viaggio” in questo laboratorio, in modo informale e divergente rispetto a quello che è un diario, inteso come cronaca di esperienze.
Diciamo che la cronaca è nella carta, amatissima carta e nella penna, dalle quali non riesco, ma in verità, non voglio neppure tanto staccarmi.
Diciamo meglio ancora, che in realtà il mio lavoro quotidiano è nella tastiera, ma l’elaborazione dell’ anima sta prima nella carta. In questo ultimo mese due eventi “dolorosi” mi hanno attraversato la vita, in entrambi i casi ho scritto con carta e penna.
Nella concretezza del foglio e in quel fluire lento e veloce allo stesso tempo di quella penna che ho scelto con cura e che amo, io trovo un calore che la tastiera nel primo impatto non sa darmi.
Comunque questa è altra questione.
Riguardando gli appunti, rifletto su alcune parole ricche di senso e significato, di calore e potenza, accuratamente approfondite e sviscerate nel laboratorio, che mi avvicinano all’idea di rete in senso “umano”, cioè dietro a questo fervore comunicativo esistono: pensieri, facce, vite .
Le parole sono : Creatività, stupore, passione e tenacia.